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La chimica racchiusa in un gomitolo di lana

Tradizionalmente e storicamente la lana è usata soprattutto nel settore dell’abbigliamento. Tuttavia, la lana grossolana che deriva dalla tosa di ovini allevati per l’industria casearia e della carne non è utilizzabile nell’industria tessile. Pertanto, la tosa annuale di tali ovini, necessaria per il benessere dell’animale, produce grandi volumi di lane di bassa qualità che rappresentano un problema ambientale, dal momento che bruciarle come combustibile non è efficace poiché la lana è autoestinguente (LOI > 21%), e in ogni caso la combustione assistita è inquinante a causa dell’elevato contenuto di zolfo (3-4% in peso). La lezione, partendo dal quesito “la lana: rifiuto o risorsa?” descrive cos’è e com’è fatta la fibra di lana. Il gomitolo di lana diventa il filo conduttore che unisce gli aspetti teorici delle proteine e dei biopolimeri alle applicazioni pratiche delle lane di scarto in settori non convenzionali, ovvero in settori diversi da quello tessile/abbigliamento.(SOLO ONLINE)

Annalisa Aluigi, CNR-ISOF-BO, Bologna